per farvi tanti caldi auguri di natale
Natale!
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Natale!
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Rutelli te ne vuoi andare? E vattene! Ma sul serio eh, perchè lo hai già annunciato 10 volte e stai ancora qui. Tanto sto cazzo di libro “lettera a un partito mai nato da parte di un politico mai nato” NON ME LO COMPRO! Perchè, come ha elegantemente sottolineato Prodi, che stai o che vai a nessuno gliene frega un cazzo.
Rutelli, il cugino Ciccio del PD.
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E’ che ho deciso di darmi un’opportunità di business (o anche o’ businness come dicono a Napoli) e insomma, apro partita iva e nasce il mio shop su internet. Molto easy, per ora, ma conto che appena finito il master allo IULM le situazioni potebbero avere un upgrade.
Che faccio?
Vendo magliette.
Vi propongo in anteprima solo per voi perchè siete voi la mia collezione primavera-estate-autunno-inverno-ofiuco.
Ho cercato di dargli un taglio giovane, ovvia, almeno giovanilistico.
Io non è che ne so tanto di moda, non so tanto nemmeno di lana e allevamento di pecore a dire il vero, quindi mi sono semplicemente pensato le magliette che mi avrebbe fatto piacere indossare, et voilats, ecco pronta questa succosa collezione.
(Qui c’è uno spazio per eventuali applausi)
Ed ecco il frutto del mio lavoro
Cercherei anche tizi grassocci con brufoli ed occhiali per farli sfilare. Qualcuno è interessato? Va bene anche gente molto magra con gli occhiali.
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Visto che oggidì si ha bisogno di ridere, e che voglio fare post senza fatica, ecco l’ ennesima tornata di video da youtube. Questa volta meno scadenti e malcompressi del solito…forse.
Cominciamo con la cartuccia migliore: conoscete i Flight of the Conchords? Si tratta di due cantanti-attori Neozelandesi, protagonisti tra le altre cose di una omonima serie televisiva americana nella quale vengono raccontati i loro sforzi per diventare famosi negli Stati Uniti. Quivi vi propongo (non sono sicuro della correttezza grammaticale dell’insieme della penultima e terzultima parola prima dell’ inizio della corrente parentesi) il loro “pezzo Hip-Hop” nell’ episodio 3 della prima stagione, con sotto una mia traduzione (un po’ alla buona, neh! Niente massacri del mio mediocre lavoro):
Vi conviene fare attenzione, non sapete proprio con chi avete a che fare!
Ah sì? E con chi abbiamo a che fare esattamente?
Sono il mother-flippin’ Rimaceronte
I miei beat sono mosche e gli uccelli mi stanno sopra
E sono eccitato
Sono eccitato!
Se scegli di continuare dovrai certo rinunciare
Perchè ti colpisco col mio flow
la carica del rinoceronte selvaggio
Non sono semplicemente selvaggio, sono addestrato
addomesticato
Sono stato allevato da un rapper e un rinoceronte che sono usciti insieme
e hanno conseguentemente procreato
E’ così che va!
Ecco l’ Hip-hopopotamo
L’ hip hop Ippo
Mi chiamano l’ Hip-hopopotamo
Le mie liriche non hanno fine!
…..
Mi chiamano l’ Hip-hopopotamo
il mio flow splende come fosforo
che scoppia fuori da sto esofago
e scuote questa metropoli
Non sono un grosso mammifero che vive nell’ acqua
Da dove avete preso questa ridicola ipotesi?
Per caso ve l’ha detto Steve?
Steve…
Le mie rime e i miei pezzi non vengono suonati
perchè i miei pezzi e le mie rime non vendono
e se tu rappi come me non vieni pagato
e se ancheggi come me non scopi.
Le mie rime sono così potenti che in questo piccolo frammento
ho messo incinta tutte le donne della zona!
Sì, certe volte le mie liriche sono sessiste
Ma voi belle cagne e troie sapete che sto cercando di correggermi.
Gli altri rapper mi insultano
Dicono che le mie liriche sono da femminuccia
Perchè? Perchè? Perchè?!
Perchè esattamente?
Perchè?
Siate più costruttivi nelle critiche, perfavore!
Perchè?
Perchè?!
Cosa, perchè faccio rap sulle cose vere?
Tipo me e mia nonna che ci beviamo una tazza di tè?
Non ci sono party come i Tè-party della mia nonnina!
Hey! Ho!
Sono il mother-flippin’
Sono il mother-flippin’
Sono il mother-flippin’
Chi è il mother-flippin’ ?
Io sono il mother-flippin’
Sono il mother-flippin’
Sono il mother-flippin’
Mother-flippin’
E come direbbe Paolo Attivissimo, a dopo per altri aggiornamenti
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me: adesso mi rimetto di nuovo in pigiama e me ne vado a lettooggi veramente non è giornata tra un po’ se rimango in piedi mi iscrivo su facebook
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Ok, lo dico:
Facebook mi fa schifo.
Provo vergogna nel confessarlo, perche’ immagino di fare parte di una minoranza cosi’ insignificante che potrebbe comprendere solo me, pero’ devo.
Non ci vedo nulla di nuovo o cosi’ utile in facebook.
Voglio dire.
Davvero hai bisogno di un sito internet che ti faccia ritrovare il cugino di tizio o il minchione che stave seduto dietro di te in terza elementare?
Io penso che se non hai fatto nessuno sforzo di mantenerci i contatti fino ad ora era perche’ non te ne fregava un emerito cazzo di lui, e a lui di te. E allora perche’ tenti ossessivamente di contattarlo su facebook?
E la mia risposta e’ perche’ sei talmente solo che devi passare ore da solo su internet dimostrando di avere decine o centinaia di “amici” che a stento ti conoscono e vogliono come te solo disperatamente apparire meno soli.
Facebook e’ un immenso sacco ripieno di sfigati.
Lo ho detto.
Magari mi sbaglio eh?
(sfigati)
Come questa.
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Ho appena finito di seguire il discorso di Barack Obama.
Da qui, Cork, Irlanda, l’ America sembra molto piu’ vicina dell’Italia. La battaglia che state facendo anche per me, per impedire di commettere l’ ennesimo scempio ad uno squalo senza rimorso ed alla sua corte dei miracoli che hanno ammaliato l’ennesima volta un paese di gente che sta troppo bene per rendersene conto, che e’ troppo ignorante per comprendere davvero quello che e’ meglio per lei, e’ commovente. La seguo a sprazzi, con le poche informazioni che ho tempo e voglia di leggere. Mi sento in colpa, so che la lotta spetterebbe anche a me ma non ho i mezzi e forse nemmeno l’interesse a lottare da lontano. Quello che mi arriva sono notizie ovattate dai blog che seguo, qualche accenno nelle telefonate degli amici. Sono cose troppo distanti da qui, e troppo anacronistiche perche’ mi sembrino effettivamente vere. Me ne resta solo la sgradevole impressione che la situazione sia vicina ad un baratro, che laggiu’ possa succedere qualcosa di veramente spiacevole da un momento all’altro.
E poi vedo Obama in tv, e qui c’e’ un sacco di gente che sta seguendo il suo discorso con uno sguardo di fiducia, di speranza. Gente di tutto il mondo: irlandesi, americani, africani, europei. E penso che, incredibile, probabilmente stiamo ascoltando il prossimo presidente del paese che bene o male tira le fila del mondo. Non sono mai stato un gran fan di Obama, ma devo ammettere che rappresenta una possibilita’ perfino per me.
(se non lo ammazzano, certo)
Sembra davvero di essere vicini ad una svolta, di stare quasi per toccare con mano la Storia, di assistere ad un cambiamento, di partecipare quasi direttamente ad un cambiamento.
E intendo immergermi in questa sensazione, non nell’ imbarazzante situazione nella quale mi trovavo fino a due mesi fa.
Scusate.
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Pero’ ho trovato un video istruttivo per bambini che faro’ vedere ai miei figli, il giorno in cui li avro’, ed il giorno prima che la polizia scopra dove li tengo nascosti.
Ora qualcosa di piu’ divertente. Conoscete Don Hertzfeldt?
Ecco a voi un tipico consiglio per gli acquisti degli anni ottanta:
E per finire questo articolo poco faticoso da scrivere ecco a voi un’altra panoramica della faccia di Renato Schifani:
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